giovedì 20 marzo 2014

Dove prima sorgeva l'antico conservatorio di Amsterdam, oggi c'è un meraviglioso cinque stelle lusso il cui stile e la cui architettura sono il risultato di un sapiente mix tra classico e contemporaneo. Da un lato l'immenso atrio in cristallo e acciaio, dall'altro le travi d'epoca lasciate a vista e le camere con soffitti spioventi o i mattoncini dall'anima ruvida. E il nome dell'hotel evoca propria la storia magica di queste mura, si chiama infatti Conservatorium. A sottolineare tutto ciò, le note che sembrano rubate a un pentagramma d'autore e poi diffuse nella lobby o nelle parti comuni.
A firmare il progetto è stato l'acclamato architetto italiano Piero Lissoni che ha esaltato gli ampi volumi dell'edificio e ha puntato sulla luce naturale. Lungo pareti candide o nella scenografica hall, i raggi del sole scivolano infatti tra icone del design e un'etera libreria in cristallo creando l'atmosfera giusta sino all'ora del tramonto. Quando fa buio si accendono invece le luci di tante lampade diverse che, come fossero dei totem, danno carattere e un'elegante aura di sacralità alla sala.
Con le sue 128 camere e suite, l'hotel Conservatorium ha caffè, ristoranti e bar. La Brasserie and Lounge è il posto ideale dove indugiare per un Traditional Afternoon Tea servito tra le 15.00 e le 17.30, mentre il Tunes Restaurant and Bar offre una cucina raffinata, con prodotti locali e stagionali che enfatizzano la ricerca gastronomica olandese degli ultimi anni. Per i drink più classici, i cocktail o per gustare delle tapas c'è invece il bancone del bar. E per un'esperienza all'insegna del relax o della remise en forme basta varcare la soglia dell'Holistic Wellbeing Centre.

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