giovedì 24 luglio 2014

Tra i cinque stelle di Siviglia, il re... è senz'altro lui. E, forte del suo scettro, non teme rivali. L'Alfonso XIII non a caso deve il suo nome al monarca spagnolo che regnò tra il 1902 e il 1931, è un lussuoso hotel ricco di charme e di storia. Progettato dall'architetto José Espiau Muñoz, è stato costruito per ospitare gli alti dignitari che avrebbero partecipato all'Esposizione Ibero-Americana tenutasi nel 1929. In perfetto stile andaluso, è stato più volte sapientemente rinnovato e dotato di ogni comfort, piscina compresa.
Conta 151 camere e suite, tra cui le splendide suite Torréon e Reales Alcázares e la magnificente Royal suite. Tutte decorate in tre diversi stili architettonici, le stanze hanno personalità spiccata ed eleganza d'altri tempi. Si passa dal fascino moresco mescolato alle icone del décor Mudejar, agli ambienti castigliani con stucchi ai soffitti e cassettoni in legno o chandelier in vetro di Murano. Altrettanto affascinante lo stile andaluso che mescola letti con testate in pelle e sedute capitonné. Non mancano le più invitanti comodità come i capienti guardaroba o i salottini e i balconi o le terrazze vere e proprie delle suite.
A varcare la soglia dell'Alfonso XIII sono stati personaggi importanti, star e divi del cinema, teste coronate e capi di stato. Qualche esempio? Madonna, Lenny Kravitz, Tom Cruise, i principi Carlo e Diana, Ava Gardner, Brad Pitt, Sophia Loren e Mikhail Gorbachov, solo per citarne alcuni. Ma ogni giorno nella cornice di questo meraviglioso hotel vale la pena entrare per godersi un'esperienza da veri gourmet in uno dei suoi ristoranti. Fiore all'occhiello è senza ombra di dubbio il San Fernando che si apre sul cortile interno tra vasi di fiori, piante rigogliose e una deliziosa fontana che accompagna gli ospiti con il dolce rumore dell'acqua. Piatti regionali della tradizione sono il punto di forza dello chef Carles Gasso che ha inserito nel menu sorprendenti variazioni pensate ad hoc per l'Alfonso XIII.
Ma le sorprese per il palato sono ancora molte, perché c'è anche un eccellente ristorante libanese, il Taifas, diretto dalla maestria di Joseph Nehme Maksoud che propone hummus, falafel e un'ampia scelta di leccornie della sua terra. Nato a Beirut, ha lavorato nei più prestigiosi ristoranti della Spagna come il Marrush e il Defuny, entrambi a Madrid. Tra le gallerie che circondano la corte vale la pena concedersi un buon cocktail nella cornice Art Déco del Bar Americano. Basti pensare che solo i gin in lista sono ben 113, tutti divisi per origine e regione. Un piacere per gli occhi la competenza di Alberto Fernández e Antonio Ojeda che preparano drink impareggiabili facendo volteggiare sifoni e calici.
L'indirizzo da segnare per scoprire quest'oasi incantata è san Fernando 2, Siviglia, Spagna.



 

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